Il Maestro Oyama ha sentito la necessità di guardarsi indietro, di ripensare alle sue esperienze e ai suoi successi, e di condensare in un breve trattato quelli che secondo lui sono i fondamenti del proprio cammino nelle arti marziali, la filosofia in senso lato del karate. Molte persone si avvicinano al karate per realizzare il sogno di essere forti, ma dimenticano che alla base di tutta la pratica ci deve essere un allenamento mentale e spirituale, un corretto modo di pensare. Ecco pertanto, in brevi capitoli, le riflessioni del Maestro sugli ideali, la costanza, il coraggio, la cortesia e il rispetto reciproco, i genitori, lo Zen, lautocontrollo, lamore, il matrimonio, il denaro. Scopriremo così che dietro la potenza di questo famosissimo campione, capace di uccidere a mani nude un toro spezzandogli le corna, si cela la nostalgia per un mondo a misura duomo, nel quale la forza non sia diretta alla conquista e alla distruzione, ma finalizzata alla protezione della propria persona e al bene dellumanità. Ci stupiremo, leggendo lintroduzione a questo illuminante libro, nellapprendere che il karate oggigiorno può essere inteso come una forma di protesta contro la globalizzazione mondiale, cioè come un mezzo per restituire la perduta dignità allessere umano.
Masutatsu Oyama
È il più grande karateka del mondo, colui che ha fatto conoscere le arti marziali orientali in Occidente, ancor prima del "fenomeno Bruce Lee", e le ha fatte riscoprire anche ai giapponesi.
